mercoledì 20 aprile 2016

Pogliaghi Mod. Corsa - 1957


Grazie a Marcello oggi possiamo ammirare una bici prestigiosa che in pochi conoscono. Stiamo parlando di una Pogliaghi da corsa in prefetto stato di conservazione.

Sante Pogliaghi apre i battenti della sua officina per la prima volta nel 1947 in viale Elvezia a Milano costruendo solo telai su misura per competizioni agonistiche, fiore all'occhiello della sua produzione sono i tandem da corsa per i quali si costruiva tutto l'occorrente da solo! 
Sante infatti era abituato a lavorare in estrema autonomia e si limitava a produrre circa un centinaio di telai all'anno fino agli anni 70 quando l'attività si allargò aumentando la produzione ad un migliaio di pezzi circa.
Era famoso inoltre per disegnare telai che si adattavano perfettamente alle caratteristiche fisiche del ciclista e all'uso nelle varie specialità. Le liste d'attesa per ottenere un suo telaio erano lunghissime.
Hanno corso con le sue bici anche Sercu e Merckx e gli italiani Beghetto, Faggin, Pettenella e Rossi.



Da notare le giunzioni nervex, tipiche d'inizio carriera di Pogliaghi, mozzi Campagnolo Record flangia alta primo tipo, guarnitura Magistroni, pedali Sheffield, cambio Campagnolo Gran Sport e serie sterzo prima serie.
Forcella con foderi a "D" della Reynolds, testa di forcella Fisher fusa in terra e scatola del movimento centrale G11.




Ideal anni 30


Buongiorno a tutti oggi grazie ad un nuovo amico di nome Paolo dalla splendida città di Torino possiamo ammirare una nuova ed incredibile conservata della ormai nota casa Ideal presumibilmente databile nella seconda metà degli anni 30



Questo modello in particolare si presenta molto ben conservato e ci permette di ammirare le tantissime analogie estetiche e costruttive che caratterizzano il legame con la casa madre Amerio



Da notare i cerchi in legno, i tanti accessori di prestigio e il parafango aerodinamico a 3/4 tipico dei modelli di lusso di casa Amerio



Ancora benvenuto Paolo e grazie per aver condiviso con noi una delle tue bellissime bici...

martedì 12 aprile 2016

Aeolus - 1892


Inchinatevi tutti amici lettori siete di fronte al Dio del vento!!!! Ringraziamo il nostro amico Angelo da Bergamo, possessore di questa divinità e che ha deciso di condividerla con noi.




Trattasi di una bicicletto inglese del 1892 prodotto da Brown, l'inventore dei "bearings" ovvero i cuscinetti a sfera, e frutto di una "join venture" con Humber il costruttore di bicicletti.



Non porta nessuna numerazione di telaio ed il che indica che, essendo uguale ad un Humber, il signor Brown poteva riservarsi il diritto di assemblarne alcuni, così rari da essere privi di numerazione riportando solo l'anno di costruzione ovvero 1892.










venerdì 8 aprile 2016

Beltramo 1945


Ringraziamo il nostro prezioso amico Paolo (Spino) che non finisce mai di stupirci con i suoi eccezionali ritrovamenti..... Oggi ci regala una Beltramo da passeggio classe 1945 con cambio Simplex campione del mondo che vanta una conservazione ed una completezza mozzafiato (andata persa solo la gemma posteriore)



Paolo, mi ha inoltre raccontato, che Lino Beltramo era famoso per creare telai a giunzioni invisibili definiti da molti come saldati al "basin" per l'assenza visibile di pipe di congiunzione e per la realizzazione di saldature ad ottone tiratissime e limate alla perfezione


I suoi telai sono molto simili alle Alcion francesi per il quale Beltramo pare che avesse iniziato a lavorare come apprendista prima di aprire una propria attività 



Da notare le innumerevoli parti in duralluminio oppure in ferro ma abbondantemente alleggerite, segno che la bici fu costruita con una maniacale attenzione al dettaglio per migliorarne estetica e prestazioni diventando  quindi un vero e proprio capolavoro del primissimo dopoguerra.....molto rara poiché erano pochi quelli che in quel periodo avevano il denaro necessario per comprare una simile meraviglia non di certo economica...

martedì 5 aprile 2016

Auro - 1928

Ciao a tutti oggi vi presento una bici del 1928...e come faccio a saperlo visto che non ha l'anno stampato e non esiste praticamente riscontro sul registro storico? 
Semplice...L'anziana e arzilla proprietaria novantenne gode di ottima salute e ricorda benissimo l'anno in cui la compro' e mi ha assicurato di non aver mai cambiato nulla.... È incredibilmente tutto vero!!!



Si tratta di una Auro, superballoncina con ruote da 36 3/4 di noto sottomarchio Amerio con sede a Felizzano e attivo dagli anni 20 e con Numero di Matricola 12857.

Particolare del manubrio.

Marchiata su mozzi, calotte, pedivelle e movimento centrale con catena e ruota libera Amerio.




Da notare l'antico bronzino, le manopole lusso in legno 2 pezzi, il telaio tipico Amerio con freneria posteriore interna.


Meritano attenzione anche gli accessori di prestigio come la sella Titan a tre molle, il gruppo luce Bosh Rotodyn e la retina in corda fondo di magazzino (aggiunta successivamente).