venerdì 8 maggio 2020

Sabratha 1938


Buongiorno ragazzi, ringraziamo il nostro amico Alberto Castelli da Torino per aver condiviso questa bicicletta.

Ci mostra questa bicicletta SABRATHA da donna mod. ballonetto del 1938 .
Sistema frenante rigido esterno, parafanghi larghi (con paraspruzzi alle estremitá) e con l'anteriore aerodinamico, colorazione Avorio con decal in perfetto stato di conservazione che rappresentano delle ramificazioni di edera.


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Cenni Storici

Sabratha è un marchio depositato il 7 luglio ad Alessandria da Giuseppe Santamaria di Novi Ligure (AL), già proprietario della omonima azienda insieme al fratello. 

La Sabratha fu  prodotta per un brevissimo lasso di tempo dal 1938 al 1942.

Prende il nome dalla città nord occidentale della Libia, che fu fondata dai fenici e poi conquistata dai romani.
Negli anni '30 era molto diffuso in Italia l'uso di nomi di città, e non solo, provenienti dalle colonie, infatti a partire dalla metà degli anni '30 il regime fascista incoraggiò un massiccio flusso di coloni italiani verso la Libia, arrivando nel 1939 a raggiungere il 13% della popolazione totale.


L'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale al fianco dell'Asse nel 1940 pose di fatto fine al processo di colonizzazione della Libia, che nel 1942 (anno in cui cessò la produzione della Sabratha) fu occupata dagli inglesi nel quadro dell'avanzata degli alleati in nord Africa.

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Sulla parte superiore del carter è presente la decal con il nome del concessionario locale: Papurello di Ciriè (TO).




Mozzi fascettati Siamt e pedali marchiati Sabratha, manopole in due pezzi in corno. Faro Carello con vetro giallo oscurato.











Monta Pneumatici Michelin da 26x1 1/2x1 5/8, sella in pelle con imbottitura in crine Radaelli, Bronzino Comet, Dinamo CEV Marte e Paramanubrio Amba.









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